top of page
Immagine del redattoreAIPAI

7 proposte AMODO per il PNRR Next Generation Italia al nuovo Governo Draghi ed al Parlamento



AIPAI, tra le associazioni promotrici e aderenti alla rete AMODO - Alleanza Mobilità Dolce, associazioni unite per promuovere la mobilità dolce e il rilancio dei territori in Italia - partecipa alla stesura e alla diffusione di un documento contenente sette proposte per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Next Generation Italia.


L’Alleanza Mobilità Dolce, vuole rappresentare l’esigenza che il PNRR, in discussione in Parlamento e che sarà rivisto nelle prossime settimane dal nuovo governo Draghi, contenga una adeguata e necessaria attenzione alla mobilità attiva, ferrovie locali, borghi e turismo sostenibile. Un progetto ed una visione indispensabili per una ripartenza sostenibile, l’occupazione duratura e la tutela del territorio nel nostro Paese.


Nel PNRR del Governo italiano - approvato in Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2021 - questi temi e parole d’ordine sono presenti ma in modo parziale, disseminato, in diversi casi senza identificare le risorse adeguate e dedicate, senza configurare una strategia coerente.

Come Alleanza Mobilità Dolce avanziamo le seguenti 7 osservazioni, richieste di integrazione e modifiche al testo in discussione in Parlamento ed al nuovo Governo Draghi.


1 - Reti di Mobilità Dolce come Infrastrutture per la mobilità sostenibile

Proposta: Nel PNRR le reti per la mobilità dolce a piedi e in bicicletta sono indicate in modo frammentato nella Missione 1 e nella Missione 2. Per questo avanziamo la proposta che l’insieme di queste reti, cammini, sentieri, ciclovie, greenways, sia inserita come una componente dalla Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile con la dizione 3.3 Reti e Infrastrutture per la mobilità dolce.


2 - Ciclovie, Greenways e percorsi per la mobilità in bicicletta

Proposta: Un obiettivo ambizioso e necessario nel PNRR, dovrebbe puntare alla realizzazione di 5000 km di reti urbane ciclabili e 10.000 km di reti di collegamento tra paesi, percorsi su strade a basso traffico, greenways e ciclovie turistiche in sede propria. Progetti che nel complesso richiedono 2 miliardi di investimenti nel PNRR che (semplificati) possono davvero essere realizzati in sei anni, entro il 2026. Da inserire nella Missione 3.3 Reti ed infrastrutture per la mobilità dolce ed accelerare la realizzazione.


3 - Realizzare cammini, sentieri e percorsi per la mobilità attiva

Proposta: A: Per questi obiettivi di crescita di cammini e sentieri è necessario incrementare le risorse nel PNRR, da inserire con una Componente specifica nella Missione 3.3 Reti e Infrastrutture per la Mobilità Dolce. Riformare l’Atlante dei Cammini, creare una Mappa integrata delle reti di mobilità dolce e con le connessioni con il sistema di trasporto collettivo.


4 - Riequilibrare gli investimenti ferroviari con maggiori risorse verso trasporto locale e ferrovie regionali

Proposta: Proponiamo di rivedere l’attuale attribuzione delle risorse alla Missione 3.1 per gli investimenti ferroviari. Aumentare in modo netto le risorse per il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani, delle ferrovie regionali e la piena attuazione della legge per le ferrovie e treni turistici 128/2017, passando dagli attuali 5,6 mld a 12,5 miliardi, riducendo le altre voci per AV e lunga distanza. Inserire gli investimenti per linee locali della Legge 128/2017 nella Missione 3.1 degli investimenti ferroviari e lasciare alla Missione 1.3 Turismo lento solo la parte relativa alla valorizzazione turistica di promozione, servizi e accoglienza.

5 Turismo sostenibile legato alla mobilità dolce e ai territori

PROPOSTA: Nel PNRR le parole chiave per il sistema di accoglienza del futuro per il turismo sostenibile ci sono ma in modo frammentato (già presenti nel Piano Strategico Turismo 2017-22). Occorre perciò dare un respiro diverso alla strategia di settore e rendere più credibili e motivate le progettualità introdotte in modo troppo vago, vincolandole contestualmente al senso complessivo del Piano.


6 - Borghi italiani come luoghi di vita capaci di futuro

Proposta: Predisporre un Piano Nazionale Borghi, come luoghi dove abitare, vivere e fare impresa, in cui supportare la comunità locale affinché non venga meno il presidio territoriale e la tutela dell’identità locale, aumentare le dotazioni di servizi sanitari, di trasporto collettivo, di connessioni digitali. Questo contesto crea le condizioni imprescindibili anche per uno sviluppo turistico responsabile e sostenibile, legato anche la mobilità dolce, alla natura e al paesaggio.


7 - Osservazioni trasversali al PNRR: partecipazione, formazione, qualità dei progetti e competenze, coinvolgimento del terzo settore

Vi sono dei temi trasversali che devono permeare l’intero PNRR e che riportiamo qui:

- Partecipazione. È un processo fondamentale del PNNR il coinvolgimento dei territori e delle comunità locali, nell’attuazione del Piano.

- Formazione. Le reti e servizi di mobilità dolce (cammini, ciclovie, ferrovie locali), il turismo sostenibile, il sistema di accoglienza, il futuro dei borghi, natura e paesaggio, sono anche interessanti opportunità formative e creative, a partire dal coinvolgimento delle scuole.

- Qualità dei progetti e Competenze. Il PNRR ha bisogno di molte competenze e di un metodo di lavoro consolidato Importante è la replicabilità dei progetti e l’esemplarità dei progetti. Servono interventi virtuosi come modelli per il futuro, elevando il livello qualitativo degli interventi pubblici e pubblico-privato.

- Coinvolgimento del Terzo Settore: proponiamo che il PNRR Next Generation EU includa anche il terzo settore come soggetti diretti di implementazione e attuazione dei progetti legati ai servizi su cui hanno dimostrato competenze e saperi.


Per rimanere sempre aggiornati sugli sviluppi e scaricare il documento integrale potete seguire la pagina AMODO:

50 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page